Il pensiero è impulso di energia
e informazione che condiziona tutti gli stati della materia e della non materia.
Produciamo ogni giorno fino a 200.000 pensieri. Ogni pensiero dà un
risultato.
A pensiero negativo corrisponde risultato negativo, a
pensiero positivo corrisponde risultato positivo, il termine positivo e negativo
non ha nessuna valenza etica. Positivo vuol dire che farà giungere
al proprio obiettivo, negativo che non lo farà raggiungere.
Siamo tutti corpi pensanti in un universo
pensante, nello stesso modo in cui le molecole del nostro corpo sono proiezioni
del pensiero, anche gli impulsi di energia e informazione si proiettano
nell'ambiente sotto forma di eventi spazio temporali.
Ecco dunque che il pensiero condiziona
tutto il nostro mondo e quindi le nostre relazioni.
Le esperienze di vita e tutti gli eventi
che apparentemente ci accadono, a un livello profondo accadono perchè
noi li facciamo accadere. Siamo responsabili al 100% di tutti i risultati
che abbiamo nella vita.
Se viviamo il pensiero in prima persona entriamo nella
responsabilità.
Occorre far salire alla mente conscia i pensieri
e vederli senza giudicarli con neutralità. Gli impulsi di energia e
informazione che generano le esperienze si riflettono nel nostro modo di vedere
la vita. Nel mondo c'è quello che vediamo.
Se vediamo amore il mondo sarà amore.
Se non vediamo amore siamo nella paura.
Energia ed informazione in
continuo scambio reciproco producono l'atteggiamento nei confronti della vita.
La formulazione di un
pensiero genera neuropeptidi (molecole che producono una trasmissione nervosa)
che interessano tutto l'organismo.
Il
pensiero invia messaggi chimici alle cellule e alla coscienza.
Il pensiero precede sempre l'emozione. Il
pensiero negativo produce l'emozione negativa, ma nessuna emozione è
di per sè negativa.
Occorre prendere l'emozione, accettarla
e vedere quali pensieri ci sono dietro.
Il pensiero che sta dietro un'emozione è
un apriori, cioè un'esperienza passata vissuta in un contesto sbagliato.
Il ricordo del passato genera quindi nel presente uno stato d'animo negativo
o disarmonico che viviamo come emozione negativa.
"La paura di conoscersi è la
più grande paura che esista al mondo. Questo perchè siamo sempre
stati profondamenti condannati da tutti, per le inezie più sciocche
- per errori insignificanti, peraltro del tutto umani - al punto che ora abbiamo
paura di noi stessi. Sappiamo di non essere degni." (Osho)
Per approfondimenti:
Il lavaggio
emozionale REM® Edizioni Mediterranee Roma marzo 2005
